La libertà della vita su quattro ruote affascina molti, ma pochi sanno davvero cosa comporta a livello economico. Vivere in camper va oltre il solo viaggiare low cost. Acquisto del mezzo, manutenzione e spese quotidiane: i numeri possono variare moltissimo.
In questo articolo parleremo di investimento iniziale per il mezzo, di costi fissi (assicurazione e bollo) e spese variabili (carburante e manutenzioni). Capiremo anche come ridurre i costi con scelte intelligenti, dall’autoproduzione energetica alla scelta del campeggio libero in Italia.
Andare a vivere in camper: mezzo usato o nuovo?
Il primo passo è trovare la propria “casa viaggiante”. I prezzi vanno da 5.000 euro per i modelli usati basici, molto utili per i brevi spostamenti, fino a oltre 100.000 euro per camper nuovi di alta gamma. Un mezzo con meno di 200.000 km e non troppo datato (max 20 anni) è spesso il miglior compromesso tra affidabilità e prezzo. Ma il costo iniziale è solo l’inizio. Vediamo ora tutte le spese fisse che aspettano chi sceglie di vivere in camper.
Costi fissi: assicurazione, bollo e manutenzioni obbligatorie
Anche col camper fermo, alcune spese sono inevitabili. L’assicurazione camper, i costi? Almeno 200-300 euro l’anno (solo RCA), ma aggiungere protezioni furto/incendio è consigliato. Il bollo si aggira sui 50-70 euro annui, mentre la revisione biennale costa circa 90 euro.
Non dimentichiamo le batterie: quelle di servizio (minimo 200 euro l’una) vanno cambiate ogni 3-5 anni, mentre i controlli antinfiltrazioni (100 euro) sono vitali prima dell’inverno.
Ora che abbiamo chiarito i costi fissi, passiamo alle spese più imprevedibili: quelle legate ai chilometri percorsi.
Costi variabili: gomme, tagliandi e manutenzioni
Chi viaggia tanto sa che pneumatici e tagliandi incidono parecchio. Le gomme vanno cambiate ogni 40.000 km o 10 anni (da 80 euro caduta), mentre il tagliando (250 euro ogni 10.000 km) è fondamentale per evitare guai.
La manutenzione interna (frigo, boiler, WC) può essere affrontata col fai-da-te, risparmiando centinaia di euro. Ma per interventi complessi, meglio affidarsi a professionisti.
Dopo aver visto i costi del mezzo, scopriamo quanto pesano le spese mensili per chi sceglie di vivere in camper da single o in coppia.
Spese mensili: carburante, gas e vita quotidiana
Il gasolio è la voce più variabile: un pieno costa 90 euro in Italia. Il gas, invece, può diventare un salasso d’inverno (fino a 300 euro/mese al Nord) se si usa la stufa, mentre d’estate al Sud 20 euro bastano.
Parcheggi? Con un po’ di pianificazione si può optare sempre per il campeggio libero in Italia, azzerando i costi. Lavanderie self-service (7 euro a lavaggio) e spese alimentari (da 180 euro/mese) completano il quadro.
Quanto costa davvero vivere in camper?
Vivere in camper può costare meno di un affitto in città, ma richiede un’attenta gestione. Con scelte oculate (come la bombola ricaricabile o la manutenzione fai-da-te) si risparmiano migliaia di euro l’anno.
L’importante è partire con un budget realistico, considerando tutti i fattori: dai costi di un camper alle piccole spese quotidiane. Perché la libertà ha un prezzo, ma con i giusti accorgimenti può diventare accessibile a tutti.